Il 3D non è più emozionante

Con il 3D gli spettatori hanno un maggiore realismo visivo, un coinvolgimento emozionale più vivido e realistico, un’ esperienza più intensa .

Questo ci hanno raccontato gli Studios di Hollywood ed i produttori di televisori per convincerci ad indossare un paio di occhiali 3D ed a spendere qualche euro in più al cinema.  Il 3D migliora la nostra TV e la visione dei film.

Ma sono vere queste affermazioni ?  I ricercatori dell’Università dello Utah hanno voluto verificare, ed hanno concluso che il 3D è solo un enorme spreco di denaro.

I ricercatori hanno studiato le reazioni dei telespettatori alla proiezione dello stesso video in 2D e 3D per verificare quale fosse la loro risposta emotiva.

I ricercatori hanno esaminato diverse misure di stato emotivo in 408 soggetti, tra cui il sudore di palma, la respirazione e le risposte cardiovascolari, come la frequenza cardiaca. Queste misure sono comunemente usati per misurare le risposte emotive.

I partecipanti allo studio hanno visionato delle clip in 3D e 2D di circa cinque minuti di ogni film scelto perchè poteva stimolare diversi stati emotivi: ‘San Valentino di sangue 3D’ (paura), ‘Cattivissimo Me’ (divertimento), ‘Rapunzel’ (tristezza) e ‘Polar Express’ (emozione o eccitazione). I partecipanti hanno potuto vedere i film in ordine diverso, con persone diverse ed anche su formati diversi.

I risultati suggeriscono che come mezzo di intrattenimento, il 3D non può fornire un’esperienza diversa dal 2D, in quanto evocano reazioni emotive simili.

Sia il 2-D che il 3-D sono ugualmente efficaci nel suscitare risposte emotive.

Nel complesso, i risultati non hanno mostrato differenze significative nelle reazioni fisiologiche ai film, tranne che nel caso di Polar Express che effettivamente in una particolare scena ha suscitato reazioni nella produzione di sudore.

I ricercatori ritengono però che potrebbe essere perché il contenuto in 3D del film è di qualità particolarmente elevata, con maggiore e una più grande varietà di effetti 3D rispetto agli altri.

Non sono sorpreso dai risultati di questo test. Ho sempre avuto dubbi sul maggior coinvolgimento emotivo del 3D e più volte ho spiegato come se la trama e l’interpretazione del film sono di qualità, lo spettatore riesce ad immergersi nella realtà della pellicola senza bisogno del 3D. Le emozioni appartengono ad un aspetto psicologico, impalpabile, e possono essere date da immagini 2d.  Il 3D deve essere considerato per un aspetto più pratico, tecnico come la qualità delle immagini.

Comunque a questo punto so quale sarà il mio prossimo film, visto che non ho mai visto il film  Polar Express, con Tom Hanks digitalizzato in animazione.